I nostri Promessi Sposi 2- Novembre 2017

locandina promessi sposi

repliche

SINOSSI I PROMESSI SPOSI 2

Storia milanese del secolo XVII

PERSONAGGI:

Manzoni

Teresa, moglie di Manzoni

Cesira, cameriera di Manzoni

Griso, capo dei bravi

Un bravo

Don Abbondio

Perpetua

Renzo

Lucia

Agnese, madre di Lucia

Fra Cristoforo

Tonio e un testimone

Monaca di Monza

Coro delle monache

Spia

Guardia

Innominato

 

ATTO I

Scena prima: inizio ed esterno di campagna.

Personaggi: Manzoni, Teresa, Cesira, Don Abbondio, Griso e un altro Bravo, coro

Musica dell’epoca.

Manzoni con un vecchio libro in mano. Spiega che ha trovato un manoscritto scritto in una lingua antica e si sta ponendo il problema se è il caso di riscrivere la storia in modo più leggibile (si troverà poi qualcuno che faccia la fatica di leggerla? Vedi introduzione del Manzoni). D’altro canto la storia gli pare molto bella. Si tratta della storia di un matrimonio che deve avvenire… E’ affiancato dalla sua cameriera: Cesira e dalla seconda moglie: Teresa. (canzone)

Intanto arriva Don Abbondio che sta passeggiando con il breviario tenuto in mano dietro la schiena. Manzoni inizia a scrivere e a spiegare dove ci troviamo (“Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno tra due catene non interrotte di monti…”), in che epoca: (“Per una di quelle stradicciole (…) in sulla sera del giorno 7 di novembre dell’anno 1628”) e chi arriva (“Don Abbondio, curato d’una delle terre accennate di sopra, tornava bel bello dal passeggio verso casa,”)…

Incontro di Don Abbondio con i Bravi (Griso + un altro) e citazione della famosa frase “questo matrimonio non s’ha da fare, né domani né mai”. (canzone dei bravi). Alla fine Manzoni caccia fuori tutti tranne Don Abbondio e i bravi. Manzoni torna a sedersi a scrivere e la storia riprende. Tutto preoccupato dopo l’incontro con i bravi Don Abbondio corre a casa.

Scena seconda: interno casa.

Personaggi: Manzoni, Teresa, Cesira, Don Abbondio, Perpetua, Renzo, Lucia, Agnese, Fra Cristoforo, due testimoni, amiche di Lucia

Don Abbondio spaventato ha il duetto con Perpetua (che si presenta qui), che vuole a tutti i costi sapere cosa gli è successo e perché è così preoccupato. Cerca una scusa per ritardare il matrimonio.

Poi arriva Renzo, tutto contento, a chiedere informazioni per il matrimonio che si deve svolgere di lì a poco. Don Abbondio gli dice che non si può fare e Renzo scopre alla fine da Don Abbondio che è il cattivo Don Rodrigo che si oppone al matrimonio.

Qui il Manzoni spiega a Cesira chi è Don Rodrigo (un signorotto potente e malvagio del luogo), cercando le parole per descriverlo, come se stesse scrivendo il libro…

Renzo si arrabbia contro tutti i prepotenti e quindi si reca da Lucia per darle la triste notizia: non possono sposarsi subito. Lucia è già tutta vestita da sposa, trepidante, insieme alla madre, Agnese, e alle amiche. Quando apprende la notizia si dispera (sviene). Agnese propone di chiedere consiglio e aiuto a Fra Cristoforo, un frate che conoscono bene, molto saggio Tutti escono dalla scena. Entra Fra Cristoforo, insieme alle due donne e a Renzo. (canzone).

I tre gli spiegano tutta la faccenda e lui si propone di andare da Don Rodrigo per cercare di convincerlo a lasciarli stare. Quindi esce.

Agnese però teme che il frate non riesca nel suo intento e intanto ha un’altra idea, e spiega ai due giovani come si fa a dar luogo a un matrimonio, semplicemente con la presenza di un prete e di 2 testimoni, cercando di convincere la figlia, riluttante ad adottare questo stratagemma, che è l’unico modo per sposarli in fretta e metter fine alle trame di Don Rodrigo. Si organizzano quindi per andare da Don Abbondio e fare il matrimonio, così di nascosto. Renzo esce in cerca dei due testimoni.

E’ notte e Don Abbondio dorme, viene svegliato da uno dei testimoni di Renzo con la scusa che deve restituirgli un prestito, di nascosto entrano anche Renzo e Lucia, mentre Agnese cerca di distrarre Perpetua. Ma Don Abbondio all’ultimo momento, si rende conto di cosa stanno tentando di fare, e fa di tutto per impedire di compiere il rituale. Ne viene fuori una gran confusione, alla fine tutti scappano, Lucia e Agnese da una parte, Renzo e i testimoni dall’altra. Devono andarsene dal paese, perché Don Rodrigo è molto pericoloso.

È notte. Renzo, Lucia e Agnese come se fossero al bordo del lago, secondo consiglio di Fra Cristoforo, si salutano e si separano, Renzo per dirigersi a Milano, mentre le due donne si devono recare a Monza in un monastero presso una potente Monaca, che le ospiterà. E’ un momento lirico e di tristezza per l’esilio forzato dalle loro case e dalle loro terre. (canzone).

Scena terza: esterno città, Milano.

Personaggi: Renzo e varie comparse, Manzoni, Teresa, Cesira, Spia

Renzo è arrivato a Milano, su indicazione di Fra Cristoforo, in città c’è una gran confusione, ci sono panini a terra ovunque e Renzo, che è un paesano, è molto intimorito dalla città e pensa che il fatto che ci siano panini per terra ovunque sia un segno di abbondanza. In realtà sono frutto dei tumulti che agitano il popolo perché non c’è più farina per fare il pane a causa della carestia e tutti sono ormai alla fame. Tutti pensano che il pane sia solo per i ricchi ed esasperati si ribellano.

C’è l’assalto al forno (al panettiere) cui anche Renzo prende involontariamente parte (canzone), anzi inizia a fare discorsi contro i ricchi e prepotenti. Una spia cerca di farlo parlare, poi chiama la guardia che cerca di arrestarlo, ma altri popolani lo aiutano a scappare. Renzo esce di scena, scappa da Milano. Buio.

Cesira tira un sospiro di sollievo, Renzo è riuscito a scappare, ma che ne è di Lucia e Agnese? Manzoni le racconta che stanno andando a Monza, in un monastero governato da una monaca molto triste e incattivita, chiamata da tutti la Signora Monaca di Monza. Lucia dovrebbe essere finalmente al sicuro, ma intanto Don Rodrigo, alla notizia che Lucia è riuscita a scappare, si è recato da un signore ancora più potente e cattivo di lui, così cattivo, che nessuno osa nominare per paura il suo nome, viene infatti chiamato da tutti l’Innominato, per chiedergli di rapirla e di condurgliela a palazzo. L’Innominato accetta. E quindi…

ATTO II

Scena quarta: interno monastero, palazzo (che diventa anche il castello dell’Innominato).

Personaggi: Monaca di Monza, Coro delle monache, Lucia, bravi, Innominato.

Lucia e Agnese arrivano al monastero e incontrano la Signora, che decide di tenerle al convento per proteggerle. (canzone della monaca di Monza).

Ma la Signora, d’accordo con un bravo, ha un piano segreto per far cadere Lucia nelle mani dell’Innominato, le chiede di farle una commissione all’esterno del convento e nella notte Lucia viene rapita dai bravi che la conducono al castello dell’Innominato.  Qui Lucia fa il voto di non sposarsi più se viene salvata da quella situazione.

Incontro di Lucia con l’Innominato che alla vista della fanciulla tanto disperata e innocente ha un ripensamento, una sorta di conversione, e decide di lasciarla andare e anzi di diventare suo protettore. A questo punto Cesira si chiede dov’è Renzo, come potrà ritrovare Lucia. Manzoni interviene spiegando che Renzo è fuggito a Bergamo, da suo cugino, in attesa che finiscano i tumulti a Milano e provincia. Ma c’è un nuovo pericolo che avanza a impedire il ricongiungimento dei due giovani: la carestia ha portato un male terribile: la peste. Anche Renzo si è ammalato di peste, ma è riuscito a guarire e inizia a cercare Lucia. Scopre che lei si trova a Milano e teme che si sia ammalata. Quindi si reca a Milano, nel luogo più triste della città, per cercarla: il lazzaretto.

Scena quinta: il lazzaretto e finale 

Personaggi: Renzo, Fra Cristoforo, Lucia, appestati, Don Abbondio, Agnese e tutti gli altri.

Renzo arriva al Lazzaretto, una specie di ospedale all’aperto, e chiede a tutti di Lucia, finché sollevato non la trova, in via di guarigione, ma ancora una volta c’è un impedimento al loro matrimonio: Lucia gli comunica che ha fatto voto di non sposarsi più se fosse stata salvata dall’Innominato e Renzo è disperato. Al Lazzaretto c’è anche Fra Cristoforo che non ha più avuto notizie di loro ed è convinto che si  siano già sposati. Renzo gli spiega tutto quello che è successo dopo la loro fuga. Allora Fra Cristoforo scioglie il voto di Lucia, finalmente i due sono liberi di sposarsi. In quel momento scoppia un temporale (canzone). L’acqua lava via la peste, il male e i guai e finalmente i due possono tornare a casa a sposarsi. Il Lazzaretto sparisce e c’è il finale con tutti i personaggi.

Finale

Il finale è di Manzoni che, in mezzo a tutti i personaggi accorsi al matrimonio, chiude con la morale (il sugo della storia), insieme a loro, (canzone) ovvero: i guai a volte sei tu che te li cerchi con la tua ingenuità, la tua spavalderia, la tua ignoranza, come ha fatto Renzo, ma anche la condotta più casta e innocente non ti mette al riparo da quelli, com’è successo a Lucia, dunque quando vengono, o per colpa o senza colpa, l’importante è aver fiducia, ed essere onesti e sinceri. Che tu sia ricco o povero, intelligente o stolto, buono o cattivo, se credi in te e hai un po’ di coraggio, pazienza e speranza, potrai cercare di modificare il tuo destino.

Fine

 

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